Andamento grafico, dal 2001 al 2012, degli indicatori rappresentati sul territorio regionale attraverso la georeferenziazione.
Valori dei parametri di calcolo aggregati a livello regionale comprensivi, dal 2008, dei comuni della val Marecchia
Entrate correnti pro capite |
---|
L'indicatore definisce gli accertamenti correnti pro-capite ovvero le risorse finanziarie per abitante destinate al funzionamento della struttura amministrativa comunale ed alla fornitura di servizi ai cittadini. I valori rappresentati nel grafico di sotto evidenziano come l’indicatore si sia mosso all’interno di una banda di oscillazione di 20 euro per abitante intorno a 900 euro ad eccezione del 2006, anno in cui è stato raggiunto il minimo assoluto e del 2012, anno di massimo assoluto. |
Entrate tributarie pro capite |
L'indicatore definisce gli accertamenti per abitante derivanti dal gettito dei tributi comunali ed esprime lo sforzo fiscale gravante su ciascun cittadino ossia, in altri termini, il prezzo pagato dai cittadini per usufruire dei servizi forniti e di cui risultano utenti. L'indicatore ha risentito dell’introduzione della compartecipazione Irpef e del passaggio di quote tra il Titolo I e II del bilancio (compartecipazione Irpef stessa, trasferimenti compensativi per l’ICI sulla prima casa). L’impennata del 2011 è frutto della fiscalizzazione dei trasferimenti (e dell'introduzione della compartecipazione all'IVA) e il valore cresce ancora nel 2012 con l’introduzione dell’IMU. |
Trasferimenti pro capite |
L'indicatore definisce gli accertamenti per abitante delle risorse finanziarie trasferiti dagli Enti di livello superiore destinate al finanziamento delle spese di funzionamento dell'apparato comunale ed alla fornitura di servizi ai cittadini. Sul suo andamento vale quanto detto per l'indicatore precedente a proposito della dinamica Titolo I, Titolo II ed in effetti i due indicatori hanno andamento opposto. Nel 2012, il valore dei trasferimenti essendosi ormai ridotto risente più che altro di situazioni contingenti interessanti alcuni comuni; in effetti l’unica voce dei trasferimenti che aumenta rispetto al 2011 è quella relativa agli altri contributi e trasferimenti dallo Stato. |
Entrate extratributarie pro capite |
L'indicatore definisce i proventi (accertamenti) per abitante delle entrate extra-tributarie, ossia derivanti dalla gestione dei servizi comunali e del patrimonio dell'Ente, da interessi su anticipazioni o crediti, utili netti delle aziende speciali e partecipate, dividendi di società e proventi extra-tributari diversi. Il parametro risente dell’esternalizzazione di alcuni servizi che ne riducono il valore e dall’andamento delle quote di contribuzione dell’utenza ai servizi resi dai comuni che al contrario ne aumentano il valore. Nel 2012 le entrate extratributarie si riducono del 2,96% in valore assoluto e di € 15 pro capite. La riduzione dei valori assoluti è spiegata per il 25% dal calo dei proventi dei servizi pubblici e per il 41% dalla riduzione degli utili netti di aziende speciali e dividendi di società. |
Autonomia finanziaria |
L'indicatore definisce l'incidenza percentuale degli accertamenti relativi alle entrate proprie (Titolo I +Titolo III) sulle entrate correnti complessive ed esprime la capacità di autofinanziamento dell'Ente, ossia la capacità di reperire risorse, direttamente o indirettamente, per il finanziamento delle spese di funzionamento dell'apparato comunale e per la fornitura di servizi ai cittadini. Sul suo andamento vale quanto detto per sulla dinamica Titolo I e Titolo II e dall’osservazione del grafico si vede come viene riproposto fino al 2011, seppure con minori saggi di variazione annua, l’andamento della curva delle entrate tributarie pro capite. L’autonomia finanziaria ha ormai raggiunto livelli elevatissimi con non moltissimi margini di miglioramento e come si è detto all’aumento delle entrate tributarie nel 2012 si contrappone la riduzione delle entrate extratributarie ed il lieve aumento dei trasferimenti. |
Spese correnti pro capite |
L'indicatore definisce l'ammontare degli impegni per spesa corrente relativi al funzionamento della struttura amministrativa ed ai servizi erogati per ciascun cittadino. Le spese correnti sono influenzate dall’azione di esternalizzazione e, prima del 2011, raggiungono i valori minimi in corrispondenza dei valori di minimo delle entrate extratributarie. Nel 2012 le spese pro capite restano su valori bassi aumentando dell’1,27% rispetto al 2011. |
Rigidità finanziaria del bilancio |
L'indicatore, la cui formula è definita dal rapporto percentuale tra la somma della spesa per il personale più la rata dei mutui (interessi passivi + rimborso quota capitale) e le entrate correnti, evidenzia in particolare il riflesso sul bilancio delle scelte strutturali adottate dall'Ente con riferimento alla dotazione organica (costo del personale) ed alle modalità di finanziamento degli investimenti (livello d'indebitamento) individuando dunque il margine di operatività a disposizione dell'Ente per assumere ulteriori scelte di gestione o/e iniziative economico/finanziarie. |
Spese per investimenti pro capite |
Impegni per spese d'investimento relative ai primi 7 interventi del quadro 5 (acquisizione di beni immobili; espropri e servitù onerose; acquisto di beni specifici per realizzazioni in economia; utilizzo di beni di terzi per realizzazioni in economia; acquisizioni di beni mobili, macchine ed attrezzature tecnico-scientifiche; incarichi professionali esterni; trasferimenti di capitali) divisi per la popolazione residente al 31/12. La spesa d'investimento è caratterizzata dalla natura di straordinarietà, ricomprendendo spese che si presentano senza un apprezzabile grado di continuità e regolarità, non dirette al normale svolgimento dell'attività di funzionamento dell'Ente. L’indicatore evidenzia valori in diminuzione dal 2004, il 2003 è stato l’anno di massimo assoluto e nel 2012 viene superato in negativo il già basso valore del 2011, giungendo ad un nuovo minimo assoluto. |
Debito pro capite |
L'indice consente di misurare l'indebitamento di un comune in relazione alla popolazione residente. Lo stock di debito pro capite si contrae dal 2007 e raggiunge il livello più basso mai registrato nel 2012, riducendosi di circa 62 euro per abitante rispetto al 2011 e di circa 202 euro rispetto al valore di massimo assoluto del 2006. |
Indice di indebitamento |
L'indicatore è definito dal rapporto percentuale tra il debito e gli accertamenti per le entrate correnti ed esprime la potenziale capacità dell'Ente di far fronte, con risorse ricorrenti, alla copertura dell'ammontare complessivo del proprio indebitamento. Anche questo indice si riduce costantemente dal 2007 attestandosi al minimo assoluto nel 2012. Il valore del 2012, pari al 74,26%, risulta estremamente basso laddove si osserva che nei parametri di deficitarietà strutturali del certificato al rendiconto 2012 il livello più basso dell’indice da monitorare è pari al 120%. |
Proventi per concessioni edilizie e sanzioni urbanistiche pro capite |
Gli accertamenti per permessi di costruire hanno un andamento fortemente pro ciclico e sono un'importante fonte di finanziamento per i comuni. I valori sono in costante riduzione dal 2007 in ragione dell’andamento negativo del mercato immobiliare. |
Fabbisogno pro capite |
Il parametro è calcolato come differenza tra le entrate finali di cassa (riscossioni relative ai primi 4 titoli delle entrate) e le spese finali di cassa (pagamenti relativi ai primi 2 titoli delle spese) divisa per la popolazione residente. A parità di condizioni l'indicatore è influenzato dalla variabilità dei pagamenti per spese d'investimento. A valori negativi dell'indicatore corrispondono necessità di risorse finanziarie e dunque valori positivi della differenza tra titolo V - entrate derivanti da accensioni di prestiti e titolo III - spese per rimborso di prestiti, ovvero riduzioni delle disponibilità liquide, e viceversa. I valori pro capite aggregati sono piuttosto bassi, estremamente variabili e la loro rappresentazione risponde all’esigenza di evidenziare graficamente l’intero set degli indici georeferenziati. |