Approvato il nuovo Piano delle Alienazioni e Valorizzazioni del patrimonio non strategico della Regione Emilia-Romagna.

Con Delibera n.2010 del 29 novembre la Giunta ha approvato il PAVER 2022. Un piano articolato e flessibile, strumento strategico per la gestione del proprio patrimonio immobiliare che, accanto ad una nuova stagione di alienazione, punta alla valorizzazione dei beni di particolare interesse promuovendo la partnership pubblico/privato.

Il piano è strutturato, a titolo indicativo, in Beni da Alienare e Beni da Valorizzare, tuttavia nell’ambito del percorso di attuazione e sulla base di ulteriori elementi di valutazione che dovessero emergere successivamente alla approvazione del piano, ed in relazione all’istruttoria posta in essere, sarà possibile riconsiderare tale suddivisione e attuare percorsi fungibili.

Un piano, quindi, work in progress capace di adattarsi alle mutevoli esigenze di un ente che pone sempre grande attenzione allo sviluppo sostenibile del sistema territorio, su cui produce indubbiamente effetti anche la corretta e virtuosa gestione del patrimonio immobiliare.

 

Nei casi di immobili frazionati, situati al di fuori dei centri abitati e non appartenenti a circuiti di interesse, di scarso pregio dal punto di vista della qualità architettonica o con scarse potenzialità urbanistiche e per terreni non edificabili si è prevista l’attivazione di processi di alienazione. La vendita avverrà mediante trattativa diretta (se la stima non supera i 250 mila euro) o mediante gara ad evidenza pubblica (se la stima è uguale o superiore i 250 mila euro), preventivamente offerto in opzione al conduttore se l’immobile risulta occupato.

Particolare sforzo, nella stesura del nuovo piano, è stato poi rivolto a quei beni individuati come da recuperare nell’ambito di un processo di valorizzazione volto non solo all’abbattimento della spesa pubblica e alla valorizzazione della redditività degli asset, ma anche allo sviluppo economico, sociale e culturale dei territori.

 

Un approccio che mette l’idea di città e di territorio a monte di qualsiasi azione di valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico e lo coniuga alla riqualificazione dei tessuti urbani e del territorio e conseguentemente alla riduzione del consumo di suolo in linea con quelli che sono i principi fondamentali della disciplina regionale sulla tutela e l’uso del territorio.

 

Tra le azioni concrete trovano spazio pratiche quali:

- i concorsi di idee e di progettazione come strumento principale attraverso cui promuovere un dibattito democratico e di qualità intorno ai temi della rigenerazione urbana per un miglioramento della qualità degli spazi e quindi anche della vita delle persone;

- gli usi temporanei come innesco della rigenerazione urbana attraverso il dialogo tra differenti attori e interessi in causa;

- i processi partecipativi mediante i quali orientare l’attività di un territorio al raggiungimento dei bisogni e delle necessità di chi lo vive;

- il rilancio degli strumenti del partenariato pubblico privato all’interno di una buona governance attuata con processi di democrazia attiva e basata sul coinvolgimento e la responsabilizzazione dei cittadini

- l’applicazione del rinnovato art. 8 della L.R. 10/2000 che prevede il concorso finanziario della Regione, insieme agli enti gestori, negli investimenti propedeutici all’utilizzo del bene. In questo modo la Regione intende affiancare e supportare finanziariamente l’ente locale che, attraverso la gestione di immobili di proprietà regionale, promuove iniziative di interesse pubblico come centri culturali e sportivi, spazi per lo studio, spazi per il co-working, mercati rionali, etc.

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ultima modifica 2021-12-02T16:52:34+02:00
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