I bilanci consuntivi delle Unioni di Comuni presenti nella Regione Emilia-Romagna – Anni 2011 e 2012
Analisi dei Consuntivi delle Unioni (29.14 KB)
Lo studio, condotto per l’ANCI Emilia-Romagna a partire dalle elaborazioni della Finanza del Territorio, mostra come sia consistente e crescente il processo di trasferimento da parte dei Comuni della gestione di Funzioni e Servizi alle Unioni ed evidenzia le seguenti considerazioni di sintesi:
- Il fenomeno della gestione associata di Funzioni e Servizi tramite le Unioni si è andato progressivamente diffondendo tanto che nel 2014 200 Comuni su 340, gestiscono una qualche Funzione attraverso la forma associata dell’Unione.
- La quantità dei Servizi affidati alla gestione di Unioni è molto differenziata; vi sono infatti Unioni che gestiscono una spesa corrente media procapite di 738 € (si segnala che 5 Unioni fanno registrare una spesa corrente procapite superiore a 300 €) ed altre Unioni nelle quali la spesa corrente procapite media è inferiore a 50 € (sono 7 le Unioni con una spesa corrente procapite inferiore a 50€).
- La spesa corrente media procapite, nel 2012, rispetto al 2011, è incrementata del 9,4%, passando da 181 € a 198 €; ciò significa che in questi 2 anni, il processo di trasferimento di Servizi dai Comuni alle Unioni è proseguito.
- Le Unioni sostengono anche spese di investimento; il rapporto tra le spese di investimento e le spese correnti, è ancora modesto, aggirandosi attorno al 5%.
- Sulla spesa corrente delle Unioni, nell’anno 2012, l’incidenza maggiore si ha per i Servizi Sociali (34% della spesa), per le Funzioni generali di amministrazione (gestione del personale, gestione finanziaria e dei tributi, ufficio tecnico, ecc, con il 23% della spesa), per l’Istruzione pubblica (17% della spesa) e per la Polizia Locale (15% della spesa).
- Osservando la spesa corrente suddivisa per tipologia economica, si può constatare che per il 44% è attribuibile all’acquisto di beni e servizi e per il 31% alle spese di personale.
- Con riferimento alle entrate correnti si rileva che l’incidenza più alta è registrata dalla voce Trasferimenti (pari al 77%); questa tipologia di entrata è quella che fa registrare il maggior incremento dal 2011 al 2012 (+11,5%)
- Tra i Trasferimenti si rileva che sono particolarmente consistenti quelli provenienti dai Comuni associati che, su un valore del totale dei Trasferimenti ammontante, nel 2012, a 203 milioni di €, sono pari a 129 milioni (cioè pari al 63%). L’incidenza dei Trasferimenti provenienti dai Comuni associati, nel 2012 è incrementata rispetto al 2011 del 18%. I Trasferimenti dalla Regione, che incidono sul complesso per il 16%, nel 2012, rispetto al 2011, risultano incrementati del 5%. I Trasferimenti dallo Stato rappresentano circa l’1,5% sul totale dei Trasferimenti.
- Il ricorso all’indebitamento da parte delle Unioni, pur possibile, è molto limitato; gran parte delle risorse destinate a finanziare gli investimenti provengono da alienazione di beni o da trasferimenti (97%), in particolare da Trasferimenti dei Comuni associati.
- Nei 2 anni esaminati le Unioni hanno fatto registrare sempre avanzi di amministrazione anche consistenti. Si può rilevare anche che l’ammontare degli avanzi, come ordine di grandezza, è stato pari o superiore rispetto al volume degli investimenti che le Unioni hanno finanziano ogni anno. Ciò testimonia una gestione corretta e prudente.