Finanza del territorio

I Bilanci di previsione 2012 dei Comuni dell’Emilia-Romagna con più di 50.000 abitanti.

I condizionamenti posti dall’incertezza del gettito IMU, dall’ammontare dei trasferimenti statali e dalla effettiva incidenza dei limiti posti dalle norme sul patto di stabilità, hanno creato forti difficoltà a presentare il Bilancio in pareggio ed a garantire il rispetto del patto di stabilità.

L’Anci Emilia-Romagna e il il Servizio Rapporti con gli Enti  Locali (CAL) , nell'ambito della collaborazione finalizzata allo sviluppo delll'Osservatorio sulla finanza territoriale, perseguono l’obiettivo di mettere sistematicamente ed in modo possibilmente tempestivo, a disposizione degli enti informazioni utili al fine di riflettere sulle politiche attuate ed anche per confrontare le scelte che, avvalendosi della propria autonomia, gli enti hanno programmato di realizzare

A tal fine sono stati interpellati i 13 Comuni con più di 50.000 abitanti della Regione e cercando di sintetizzare gli elementi principali che sono emersi, si segnala quanto segue:

-         Le risorse provenienti dallo Stato, nel 2012, rispetto al 2011, si sono ridotte in misura rilevantissima. A livello nazionale la riduzione del FSR è stata pari al 44%, a cui si debbono aggiungere le ulteriori riduzioni previste dal DL 95 del 6/7/2012. I Comuni della Regione Emilia Romagna, a seguito dei criteri che sono stati adottati, hanno subito una riduzione superiore alla media nazionale.

-         A tutto il mese di luglio, comunque, non si conosce ancora l’ammontare preciso del FSR che verrà assegnato ai singoli Comuni; quindi i Comuni stanno operando in un quadro di grande incertezza.

-         Nella applicazione delle aliquote IMU, i Comuni, in media, hanno contenuto le aliquote sulla abitazione principale: il valore medio di questa aliquota applicata nei 13 Comuni oggetto di rilevazione è stata pari a 0,48%, contro una aliquota base di 0,4%.  Con riferimento agli altri immobili, per i quali l’aliquota base è pari allo 0,76%, con la possibilità dei Comuni di modificarla in più o in meno di 3 punti, risulta che la media dei valori applicati è pari allo 0,99%; cioè, in media è stato applicato un incremento di 2,3 punti sul valore base.

-         Con riferimento alla addizionale IRPEF, nella sostanza, questi Comuni hanno mantenuto inalterato le aliquote applicate nel 2011.

-         Anche con riferimento alle tariffe per i servizi a domanda individuale i Comuni, nella sostanza, hanno mantenuto quelle dell’anno precedente.

-         Modificando una linea seguita nel passato, questi Comuni hanno ridotto moltissimo la destinazione dei proventi derivanti dalla concessioni edilizie al finanziamento della spesa corrente; queste entrate sono state in gran parte destinate al finanziamento degli investimenti.

-         E’ proseguito lo sforzo di contenere la spesa corrente; invece risulta confermata la forte riduzione del volume degli investimenti. Anche il ricorso all’indebitamento è in fortissima contrazione. Prosegue l’aumento dell’utilizzo della finanza di progetto e del leasing finanziario. Anche il ricorso della alienazione del patrimonio disponibile fa registrare volumi crescenti.

-         Tutti i 13 Comuni oggetto della rilevazione hanno rispetto il patto di stabilità per il 2011 e dichiarano di essere impegnati a rispettare il patto anche per il 2012. Al rispetto del patto di stabilità per l’anno 2011 ha concorso in modo notevole la Regione attraverso le procedure della regionalizzazione del patto.

-         Rimane alto (anche se in lieve riduzione) l’ammontare dei residui passivi relativi ad opere già finanziate, che non possono essere pagati a seguito dei vincoli del patto di stabilità. 

 

I Bilanci di previsione 2012 dei Comuni dell'Emilia Romagna con più di 50.000 abitanti. (pdf146.45 KB)

Tabelle allegate (pdf51.91 KB) 

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ultima modifica 2013-12-16T19:19:00+02:00
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